Al termine di una approfondita survey durata cinque giorni, il team della Joint Commission International, composto da esperti internazionali di governo clinico e sicurezza dei pazienti, ha certificato che nella struttura Istituto Clinico Polispecialistico di Messina, (C.O.T. sono tuttora correttamente e completamente applicati i requisiti definiti nei 281 standard e negli oltre 1.000 elementi misurabili, che garantiscono la massima sicurezza e qualità del servizio offerto, riconfermando la prestigiosa certificazione JCI.

“Per Cot è il 4° accreditamento – afferma il Prof. Domenico Fugazzotto, Risk Manager di COT– personalmente ho avuto l’opportunità seguire tutto il percorso dal 2014 e ho visto crescere la struttura e migliorare radicalmente la qualità delle cure per i pazienti e la sicurezza per gli operatori. L’azienda ed il suo personale – aggiunge – hanno affrontato uno sforzo enorme, ma siamo stati ripagati dal risultato brillante dell’ultima survey che ha dimostrato che la metodologia utilizzata all’interno della struttura è in linea con gli standard della JCI”.

In Italia sono solamente 17 le realtà accreditate, di cui 6 Università e 11 Ospedali, in particolare da Roma in giù, sono solamente tre e tutte in territorio siciliano.

jci cot di messina quarto accreditamento

Joint Commission International su base mondiale è l’ente di accreditamento in sanità più importante, nasce con il preciso obiettivo di incrementare la sicurezza del paziente e di sviluppare il miglioramento continuo attraverso l’applicazione di specifici Standard.

I suddetti standard di Qualità in Sanità, con frequenza triennale vengono sottoposti a revisione e/o inserimento di nuovi standard sulla scorta delle esigenze rivolte alla Sanità e alla Sicurezza del Paziente (basti pensare a quanto accaduto negli ultimi anni con l’ondata Pandemica da CoVid-19 e con l’implementazione di Standard inerenti un Programma di Malattie Globalmente Trasmissibili).
Il percorso di certificazione è avvenuto con il supporto di Progea, che detiene l’esclusiva JCI in Italia.

“Cot è una delle poche realtà che ha creduto da sempre in questo percorso di qualità, rendendolo parte integrante dell’attività quotidiana dell’ospedale – afferma il dott. Azzali, Responsabile Formazione e Valutazione per processi di accreditamento Joint Commission International di Progea – va aggiunto che è anche l’unico Ospedale del centro sud, per dimensione ed organizzazione, ad essere arrivato addirittura alla quarta certificazione, questo soprattutto grazie alla visione e un continuo investimento del dott. Ferlazzo e un lavoro intenso del team diretto dal Prof. Fugazzotto

Obiettivi della certificazione JCI

L’Istituto Clinico Polispecialistico COT è impegnato nella ottimizzazione di ogni pratica clinica per la sicurezza del paziente, con una attenzione peculiare ai 6 obiettivi internazionali definiti da Joint Commission International.

  • Obiettivo 1: Identificare correttamente il paziente.
    A sostegno della procedura verbale che prevede il coinvolgimento del paziente, è stato messo a punto un sistema basato sull’utilizzo di un apposito software che consente il riconoscimento del paziente attraverso un microchip di cui è dotato il braccialetto identificativo applicato al polso del paziente all’atto del ricovero;
  • Obiettivo 2: Migliorare l’efficacia della comunicazione.
    Il Personale applica una apposita procedura condivisa nella quale sono state definite le regole per una corretta ed efficace comunicazione verbale o telefonica tra gli Operatori secondo quanto specificato nell’intento e negli elementi misurabili dello standard di Joint Commission International.
  • Obiettivo 3: Migliorare la sicurezza dei farmaci ad Alto Rischio.
    E’ stata progettata una procedura informatizzata, elaborata dal Comitato per la gestione dei Farmaci e condivisa con i Responsabili di tutti i settori, per la corretta gestione del processo, dalle fasi di selezione, approvvigionamento stoccaggio e conservazione alle fasi di prescrizione, trascrizione, preparazione e somministrazione.
  • Obiettivo 4: Garantire l’intervento chirurgico in paziente corretto, con procedura corretta, in parte del corpo corretta.
    E’ applicata una procedura condivisa per la verifica nel pre-operatorio della corretta identificazione del paziente, della procedura e del sito chirurgico, della completezza della documentazione e del corretto funzionamento delle apparecchiature e dispositivi necessari. L’équipe chirurgica utilizza la check-list elaborata dall’OMS per l’esecuzione del time-out pre-operatorio attuando una corretta comunicazione circolare.
  • Obiettivo 5: Ridurre il rischio di infezioni associate all’assistenza sanitaria.
    Sono state redatte e vengono correttamente applicate linee guida per la prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere. Il Personale sanitario riceve una specifica formazione e viene coinvolto nella discussione dei casi.
  • Obiettivo 6: Ridurre il rischio di danno conseguente a cadute accidentali.
    Sono state redatte e vengono correttamente applicate linee guida che prevedono l’individuazione del rischio di caduta del paziente attraverso la misurazione con la scala di Conley ed il completamento della valutazione clinica rispetto ai fattori di rischio intrinseci ed estrinseci. La valutazione è alla base degli interventi individuali per prevenire le cadute ed i danni da caduta e viene effettuata per tutti i pazienti entro le 24 ore dal ricovero.